NOTAIO LAURA MAZZARI

Dote che poi è diventata una parte importante del suo lavoro. “Aiutare le persone a districarsi nel mare magnum di leggi e codici, risolvere conflitti e impedire che se ne creino”. Questo il motore delle sue giornate. “Sì, risolvere conflitti, soprattutto”, rimarca. “Perché il primo patrimonio da tutelare sono le relazioni tra le persone. Sono i rapporti tra genitori e figli, fratelli e sorelle, tra marito e moglie”.

“Ho capito che non avrei mai potuto fare l’avvocato dinanzi ad un’udienza di separazione, facevo fatica a trattenere il mio dispiacere e non mi sarebbe piaciuto abituarmici. Mi sentivo più portata per il ruolo più imparziale e conciliante del notaio: può sembrare un lavoro freddo e senza anima ma non lo è”.

Notai2021 è una scelta convinta: lavorare insieme è un percorso di crescita dove ciascuno porta ciò che è e ciò che sa fare e lo mette a servizio degli altri. Un po’ come nella parabola biblica dei talenti, cui si ispira per molte cose, inclusa la sua attività di volontariato per minori in difficoltà.

Quando non è in studio adora camminare, in montagna o posti tranquilli in cui disconnettersi dal cellulare e riconnettersi a sé stessa. Due su tutti: l’Alto Adige e il mare della Calabria.

Ama leggere di tutto, dai gialli ai romanzi storici. Una menzione speciale va a Daniel Pennac e alla storia della famiglia Malaussène, che conserva sempre sull’e-book.

Due le frasi che le si sente dire più spesso: il pragmatico “e quindi?” col quale invita ad andare al cuore delle situazioni e l’“andiamo avanti!”, che esorta a muoversi e a non accontentarsi dei risultati ottenuti. Un bisogno di novità che spazia dall’arredamento dei luoghi in cui vive e lavora agli stimoli professionali e culturali: l’importante è non stare fermi, mai. Soprattutto di fronte alle avversità.